I FIGLI DEI GENITORI SEPARATI NON DEVONO CAMBIARE CITTÀ

Capita spesso che a seguito di una separazione, per motivi di carattere lavorativo, possano indurre uno dei genitori a dover trasferirsi in città diversa rispetto a quella in cui si svolgeva la vita familiare e a notevole distanza rispetto all’altro genitore.

Il problema diviene più importante se il genitore portato a fare questa scelta sia quello collocatario dei figli.

In una recente pronuncia della Suprema Corte, in totale difformi rispetto agli orientamenti consolidati, si cambia decisamente rotta.

MOTIVI:

  1. il trasferimento potrebbe configurare una violazione del diritto alla bigenitorialità.
  2. la considerevole distanza tra le due città non consente frequentazioni giornaliere, se non della durata di poche ore, ma al contrario solo visite di più giorni, data la notevole durata del viaggio. 
  3. Tenendo poi conto che i figli frequentando la scuola, corsi sportivi, palestra, etc., non possono certo assentarsi troppo tempo dalla città di residenza, quantomeno nel lungo periodo scolastico, senza individuare idonee compensazioni, pertanto sono

BOCCIATI I TRASFERIMENTI DEI FIGLI A GRANDE DISTANZA

Ordinanza n. 12282/2024 

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